martedì 28 aprile 2015

Mancanze

Tieni il piede sulla frizione, metti in moto, dai un po' di gas, metti la marcia, togli il freno a mano, metti la freccia, alza pian piano il piede dalla frizione, tieni bene il volante...
Ci sono cose che non capisco, e quando finalmente riesco a capirle, non riesco a farle. La macchina si spegne appena inizio a togliere il piede dalla frizione. Giro la chiave. Manca qualcosa. Mancano cose da fare, mancano cose alla mia vita che non so se si devono fare, mancano cose che non so se si possono fare, mancano cose che voglio fare. Metto di nuovo in moto e di nuovo l'auto si spegne. Eppure tengo la frizione ancora premuta.
Manca qualcuno. Mancano persone che voglio vedere, persone che non voglio vedere, persone di cui ho bisogno, persone che devo ancora incontrare. Mancanze improvvise.
Manca un equilibrio che non ho mai avuto, una sicurezza che è sempre stata utopica, manca del tempo anche se il tempo è troppo.
Metto in moto, il piede ben saldo sulla frizione, marcia innestata, tolgo il freno a mano, rimetto la freccia. Pian piano premo sempre meno sulla frizione e accelero un pochino. L'auto parte. Tengo per bene il volante. Mancanza di esperienza alla guida, mancanza di coraggio.
Vado dritta, vado piano, a 20 km orari in una strada dissestata dove tutti corrono troppo.
Guardo lo specchietto retrovisore, guardo avanti a me : le auto che sono dietro di me suonano il clacson e mi sorpassano. Tolgo il piede dalla frizione, inclino leggermente il volante verso sinistra. non voglio finire sul marciapiede come mio solito. La macchina va, sono emozionata. Premo leggermente l'acceleratore, 30 km orari eppure mi sembra di volare, ho il terrore.
Cambio la marcia.
Mancanze. Mi manca il sangue freddo, la voglia d'imparare, la voglia di rischiare.
Freno. Ogni volta che non mi sento sicura lo faccio. Le altre macchine mi superano velocemente.
Mancanza di certezze, di stimoli, di passatempi. Mancanze trovate su questa strada extraurbana così rotta e triste. Mancanze come fantasmi. Mancanze concrete, mancanze astratte. Manca il freddo quando fa tanto caldo, manca l'estate quando è inverno.
Metto di nuovo in moto. Non c'è nessuno in arrivo dietro di me. Tento di girare nella direzione opposta.
Manca la sicurezza. Mancanze fisiche. Mancanza di spazio.
Non arriva nessuno, nemmeno dal senso opposto.
Mancanza di direzione.
Giro il volante come se ci giocassi. La manovra riesce con successo. D'altronde non avevo altra scelta. La fortuna del principiante. I motori per me sono come le persone: difficili ed incomprensibili.
Mancanza di empatia?
La strada è ancora sgombra. Guidare mi fa paura perché non mi fido di me stessa né delle altre persone. E' come affidare la propria vita ad un ammasso di metallo e vetro. E alla follia della gente.
Mancanza di fiducia. Mancanze.
Fa caldo. Ecco delle macchine che sopraggiungono. Dietro però non c'è nessuno. Vado piano. Ho tempo, ma non troppo. 30 km all'ora, 20 km all'ora. Corro. Il tempo corre.
C'è il sole. Presto arriverà l'estate. Il solo pensiero mi fa impazzire.
Manca il freddo. Manca nascondermi sotto strati e strati di vestiti, manca scomparire.
Ci sono cose che non capisco. Cose che non percepisco.
Le mani sono salde al volante, gli occhi si muovono tra la strada e lo specchietto, ho i pensieri altrove, come sempre. Che fare? Fare finta di niente? Mi sono stufata di far finta di niente.
Poi a che serve?
Guardo la strada, guardo lo specchietto sopra la mia testa; ancora nessuno dietro. Penso che nei film guidare sembra così facile. A loro basta girare il volante senza un senso, come in un gioco.
Penso a tutt'altro per non pensare alle persone. Penso che non mi concentro abbastanza nella guida. Sono pericolosa.
Penso alle promesse mai rispettate, alle ore passate in macchine altrui, alle canzoni cantate ad alta voce, ai pettegolezzi, ai baci, alle risate. Penso che le persone non sanno essere sincere.
Cambio la marcia. Sto correndo troppo? Non capisco.
Mancanze. Mancanza di affetto.
Penso che dovrei smetterla di elemosinare i sentimenti e le attenzioni delle persone. Penso, penso, penso.
Accosto e spengo la macchina.
Penso che non so guidare.



23-04-2015

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